La ricerca è fondamentale!

Se si scopre di essere affetti dalla Sindrome fibromialgica, possiamo affermare con certezza che, rispetto a molti anni fa, anche se oggi la fibromialgia non si può curare definitivamente, la si può comunque contrastare con grande successo. Varie terapie hanno dato la possibilità, a milioni di pazienti affetti da questa patologia, di ritornare a vivere la propria vita recuperando parte dell’entusiasmo e dell’energia. Il suo esordio, nella maggior parte delle persone, lo si scopre quasi per caso, si inizia con l’avvertire frequenti mal di testa, dolori per tutto il corpo associati a stanchezza cronica, inizia così un pellegrinaggio che porta Il paziente da vari medici che spesso e volentieri, scambiano questi sintomi per semplici dolori muscolo-scheletrici. Le conseguenze sono svariate, notti insonni e sofferenti a causa di un continuo dolore localizzato principalmente nei muscoli, negli arti superiori ed inferiori. Gli antidolorifici che vengono prescritti, non producono l’effetto desiderato e ci si ritrova, a dover sopportare veri e propri bombardamenti fisici di cui non si conosce l’origine, e con cui non si è mai avuto a che fare prima. La matrice è sempre uguale, una carta d’identità con le stesse generalità. La fibromialgia come tutte le malattie, presenta momenti buoni ed altri decisamente meno positivi, in alcuni casi può presentarsi in maniera totalmente invalidante, rendendo impossibile lo svolgimento di qualsiasi attività giornaliera, anche la più semplice di tutte. Questa patologia ancora poco conosciuta, di cui spesso si è rischiato di sottovalutare il suo impatto disabilitante, ritornando più volte su un punto “dolente”, vale a dire la sua relazione con i disturbi psicologici e dell’umore, inquadrandola nel meccanismo di causa/effetto che vede nei disturbi psicologici/psichiatrici l’origine della sindrome. Un modo nettamente sbagliato di inquadrare la questione, in quanto chi quotidianamente deve fare i conti con la fibromialgia si trova a dover subire i disturbi dell’umore, naturale conseguenza della convivenza con questa sindrome; ma soprattutto non convince perché tali discorsi tendono a non riconoscere del tutto l’esistenza di un dolore fisico, reale e cronico. Chi si avventura in tali diagnosi di depressione, è soprattutto per la mancanza di elementi specifici attraverso i quali poter arrivare alla diagnosi. La carenza di esami strumentali e di elementi diagnostici specifici può determinare errori nella sua diagnosi, ecco perché a molte persone che ne soffrono, non viene diagnosticata correttamente. Dobbiamo sollecitare l’approvazione della legge per far partire la ricerca, indispensabile per la diagnosi della fibromialgia.