La fibromialgia e le relazioni sociali!

Capita sempre più spesso che tante persone, in particolare Donne, ricevano una diagnosi di Sindrome fibromialgica. Molte di queste persone spesso sviluppano, oltre al corollario dei sintomi ad essa legati, anche uno stato psicologico che impatta fortemente sulla qualità della propria vita e sulle relazioni sociali. Questa situazione di assoluta difficoltà, oltre ad essere la conseguenza del dolore fisico, è legata anche alla continua lotta per essere riconosciuti nel disagio di una malattia invisibile che con il passare degli anni, produce anche un senso di isolamento. Essere affetti per tanti anni da questa Sindrome, può generare una sorta di disconnessione, una condizione che impatta pesantemente sulle relazioni familiari e sociali. Le persone che godevano di queste relazioni, con il passare del tempo vedono sempre meno gente, come se l’invisibilità della malattia provocasse anche l’invisibilità del corpo. Un po’ perché il dolore cronico e la mancanza di mobilità, allontanano dagli eventi mondani, un po’ perché le persone difficilmente riescono a mantenere rapporti con chi purtroppo è costretto a manifestare la propria sofferenza. Anche se questo non è giusto, molto spesso è salutare per scoprire i veri amici e le persone che ci vogliono veramente bene. Vivere la propria quotidianità, seriamente limitata è estremamente difficile. È molto importante ricevere aiuto perché la fibromialgia è una malattia terribile con cui vivere. La fibromialgia è sicuramente la nemica principale delle relazioni sociali, considerate indispensabili all’interno della vita di ogni individuo. La loro mancanza può causare insoddisfazione e condizionare il modo di pensare e incide fortemente sulle proprie emozioni. Incentivare eventi educativi per i famigliari e corsi informativi per i professionisti che si interfacciano con le persone affette da fibromialgia; avviare percorsi diagnostici terapeutici assistenziali MULTIDISCIPLINARI, è sicuramente una soluzione indispensabile per poter aiutare le persone, sia nella gestione della cura che nell’indirizzare gli sforzi. Poter contare sui propri famigliari e disporre di figure professionali qualificate, può certamente migliorare la qualità della vita e agevolare la connessione con le persone che ci circondano.