L’Associazione “Libellula Libera” presenta il “Vademecum” sulla Fibromialgia: uno strumento fondamentale per i pazienti e i loro caregiver

Il 17 novembre, presso la sala conferenze del ristorante Acquarossa, si è tenuta la presentazione ufficiale del “Vademecum”, un opuscolo informativo interamente dedicato alla sindrome fibromialgica, realizzato dall’Associazione Fibromialgici Libellula Libera A.P.S. Questo evento ha segnato un’importante tappa per la conoscenza e il supporto dei pazienti che convivono con questa condizione debilitante. Alla presentazione, che ha visto la partecipazione di un numeroso pubblico, sono intervenuti illustri esperti e membri chiave dell’associazione. Tra questi, il presidente dell’associazione Francesco Piccerillo, la vicepresidente Antonella Cannuccia, il professor David Topini, reumatologo e presidente onorario, e altri professionisti della salute come il dottor Mauro Moreno Busti, la Fisiatra Chiara Topini e l’assessore del Comune di Viterbo Katia Scardozzi. L’obiettivo dell’evento è stato quello di diffondere maggiore consapevolezza sulla fibromialgia, una sindrome ancora poco conosciuta sia tra i medici che nella popolazione generale. Il “Vademecum” rappresenta una guida preziosa per chi vive la fibromialgia, direttamente o indirettamente, e offre una raccolta completa di informazioni sui meccanismi della malattia, le opzioni di trattamento e il supporto disponibile. Grazie al contributo di numerosi medici e specialisti, l’opuscolo mira a facilitare una diagnosi precoce, aspetto cruciale per prevenire l’aggravarsi della patologia e migliorare la qualità di vita dei pazienti. Secondo gli ultimi dati, solo il 27% della popolazione conosce la fibromialgia, rendendo fondamentali iniziative come questa per colmare il divario informativo. L’associazione sottolinea l’importanza di affrontare la fibromialgia con un approccio globale e personalizzato, che tenga conto delle esigenze fisiche, psicologiche e sociali dei pazienti. Questo significa considerare il quadro clinico completo del malato, incluso lo stile di vita, le condizioni lavorative e il supporto familiare. Per questa ragione, il “Vademecum” non è solo uno strumento educativo, ma anche un punto di partenza per creare un percorso terapeutico che coinvolga diversi specialisti: reumatologi, psichiatri, nutrizionisti, e altri professionisti sanitari. Uno degli aspetti più rilevanti del progetto è la gratuità del “Vademecum”, che sarà distribuito senza costi a chiunque ne abbia bisogno. Questa scelta riflette la missione dell’Associazione Libellula Libera A.P.S., che si impegna a offrire supporto senza fini di lucro, mirando esclusivamente a migliorare la qualità di vita dei pazienti. L’associazione si dedica inoltre a organizzare incontri, corsi e convegni per diffondere le più recenti scoperte scientifiche e sensibilizzare le autorità politiche e sanitarie. La battaglia dell’associazione non si limita alla diffusione di informazioni. Da anni, Libellula Libera A.P.S. si impegna attivamente per ottenere il riconoscimento della fibromialgia come patologia invalidante, una condizione che, in molti Paesi, non garantisce ancora le esenzioni sanitarie necessarie. Nel 2021, grazie agli sforzi dell’associazione, sono stati stanziati 5 milioni di euro per creare centri specializzati nella diagnosi e nella cura della fibromialgia a livello nazionale. L’associazione gode di una rete internazionale di collaborazioni, con legami solidi sia in Europa che in America, grazie al supporto di medici e ricercatori di fama mondiale. Figure come Carlos Von Mulhen, reumatologo statunitense, e Carlos Gropen, algologo brasiliano, hanno dato un contributo fondamentale. Durante l’evento, è stato espresso un sincero ringraziamento a tutti i professionisti che hanno collaborato gratuitamente, evidenziando il valore della solidarietà nella lotta contro questa malattia. Per chi desidera ulteriori informazioni sul “Vademecum” o sulle attività dell’Associazione Fibromialgici Libellula Libera, è possibile visitare il sito ufficiale dell’associazione www.libellulalibera.it o contattare direttamente i referenti per richiedere il materiale informativo gratuito. Diffondere la conoscenza è il primo passo per garantire una migliore qualità di vita a chi soffre di fibromialgia.