Carissime Fibromialgiche, attente alla paura!
In questo tempo, avere paura è più che mai giustificato. Non perdiamo la speranza, perché l’accentuazione di questa emozione, può sviluppare un intolleranza anche alla stessa possibilità di provare paura. Tale emozione, pur rappresentando un meccanismo di difesa, se viene accentuata può mettere in moto, comportamenti conservativi e di isolamento per scongiurare ogni possibilità alle fonti di pericolo.
La paura è propedeutica ad episodi concomitanti di attacchi di panico.
Quando si inizia a soffrire di attacchi di panico, si innesca anche la paura, di sentire nuovamente le stesse sensazioni ed emozioni che sono state il motivo scatenante e, in tutti i modi, si cerca di evitare. Carissime Fibromialgiche rimaniamo calme e speranzose perché altrimenti si rischia di entrare in una spirale senza uscita; per qualsiasi problematica, come riferimento, avete i numeri di cellulare sia di tutti i componenti del Comitato Medico Legale Antropologico che del presidente.
Al minimo segnale di scoraggiamento chiamate, perché entrare in un circolo vizioso, è deleterio per la patologia di cui soffrite. Per contrastare tale emozione bisogna tenere alta l’autostima e allontanare lo scoraggiamento.
In questo periodo occorre smontare la paura, che ci impedisce di vivere il presente e ci toglie ogni possibilità di futuro. Siccome non potete fare tutto questo da sole, perché è complicato sbrogliare certi meccanismi, rivolgetevi alla vostra Associazione, perché insieme si possono capire e fronteggiare meglio le varie problematiche. Il nostro obiettivo è quello di farvi ritornare a percepire la paura per ciò che è, ed insieme ripristinare la libertà personale, il raggio d’azione e la capacità di gestione della propria patologia. La paura è solo un’emozione, e la si può vivere senza esserne sconvolti, ma occorre imparare a gestirla per il beneficio della patologia. Un caro Abbraccio Francesco Piccerillo